Un Redentore diverso quest’anno.
Come saprai il Redentore, da ormai 5 secoli, è una delle ricorrenze più sentite e attese dai veneziani.
L’evento ricorda la liberazione dalla peste che flagellò Venezia dal 1575-1577, decimando più di un terzo della popolazione della città, e la costruzione, per ordine del Senato veneziano, della Chiesa del Santissimo Redentore quale ex voto per la liberazione della città.
Il concorso per la costruzione della chiesa del Redentore venne vinto dal famoso architetto Andrea Palladio e, quando l’epidemia si placò, nel 1577, iniziarono i lavori di costruzione. Da quel momento ogni anno, la terza domenica di luglio, viene allestito un ponte votivo sul Canale della Giudecca per far passare la processione di fedeli che ringraziano il Redentore per la fine di quella tragedia.
Oggi in questa festa convivono l’aspetto religioso e quello spettacolare, grazie all’impareggiabile spettacolo pirotecnico che, la notte del sabato, attrae migliaia di visitatori. La tradizione vuole che al tramonto le imbarcazioni, perfettamente addobbate con frasche e palloncini colorati e ben illuminate, comincino ad affluire nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca. In barca si consuma un’abbondante cena a base di piatti della tradizione veneziana in attesa dello spettacolo pirotecnico, che inizia alle ore 23.30 e dura fino a mezzanotte inoltrata.
Ero in trepida attesa per questa edizione 2020. Può sembrare infantile, ma in realtà attendevo con ansia i fuochi d’artificio: avrebbero rappresentato molto per me quest’anno.
Un ritorno alla bellezza, all’emozione, allo stare insieme, un ritorno alla vita, a un momento magico in un contesto magnifico, come quello di Venezia.
Ma l’emergenza sanitaria ovviamente ha imposto misure restrittive e, con immenso dispiacere di tutti (ma c’era da aspettarselo) la cancellazione dello spettacolo pirotecnico, annunciato dal sindaco Brugnaro qualche giorno fa.
Come indicato nel comunicato stampa diramato dal Comune di Venezia, la festa comunque ci sarà anche se con un programma ridimensionato:
La Festa si aprirà venerdì 17 luglio, alla sera, con l’inaugurazione del Ponte Votivo, a cui prenderà parte, oltre a Brugnaro anche il Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia insieme alle principali autorità cittadine. Il ponte resterà poi aperto al pubblico fino alla mezzanotte di domenica 19 luglio. Confermate le celebrazioni religiose, l’accensione delle tradizionali luminarie lungo fondamenta delle Zattere e alla Giudecca, il programma dei festeggiamenti si aprirà sabato 18 luglio quando il Canal Grande si trasformerà in un grande palcoscenico solcato in più momenti da quattro “freschi notturni” che diffonderanno diverse musiche lungo le rive, in un percorso che partirà dalla stazione ferroviaria, toccando Punta della Dogana, fino alla Giudecca. In serata ancora musica, con concerti in alcuni plateatici in varie zone della città, grazie alla collaborazione degli esercenti. Il pomeriggio di domenica 19 luglio sono confermate le regate di voga alla veneta nel tratto antistante la Giudecca, alle ore 16.00 quella dei giovanissimi su pupparini a 2 remi, alle ore 16.45 i pupparini a 2 remi e alle ore 17.30 la regata su gondole a 2 remi.
IL PROGRAMMA
Venerdì 17 luglio
Ore 20.30: apertura del Ponte votivo che collega le Zattere con la Chiesa del Redentore sull’Isola della Giudecca (aperto fino alla mezzanotte di domenica 19 luglio)
Sabato 18 luglio
Luminarie del Redentore lungo le rive delle Zattere e della Giudecca
Galleggianti del Redentore: dalle ore 19.00 alle ore 23.00 di sabato 18 luglio musica itinerante in Canal Grande, bacino di San Marco, Zattere e Giudecca
Domenica 19 luglio
Regata del Redentore: Canale della Giudecca:
- Ore 16.00: regata dei giovanissimi su pupparini a 2 remi
- Ore 16.45: regata su pupparini a 2 remi
- Ore 17.30: regata su gondole a 2 remi
- Ore 19.00: isola della Giudecca, presso la chiesa del Redentore, Santa Messa Votiva
Per maggiori informazioni: www.redentorevenezia.it